La grotta del Cervo è il cuore della Riserva. L’ambiente si è preservato nella sua condizione naturale, non essendo state realizzate passerelle né disposta illuminazione artificiale.
La grotta è lunga complessivamente 1.500 metri e presenta al suo interno un paesaggio costituito da lame di roccia e stalagmiti. La cavità, scoperta nel 1984, è a sviluppo complesso, con gallerie e laghetti e un suggestivo salone decorato dall’erosione dell’acqua.
In epoca romana, era probabilmente un luogo di culto delle acque o di una divinità delle grotte, come attesta il ritrovamento di monete di bronzo datate IV-V secolo. All’interno sono stati rinvenuti resti ossei di cinque specie di mammiferi: ursus arctos (orso), ursus spelaeus (orso delle caverne), lynx (lince), panthera spelaea (leone delle caverne) e il cervus elaphus (cervo nobile o cervo rosso), da cui il nome della grotta.