Le tre necropoli di Casali D’Aschi, ricchissime fonti di reperti, rappresentano un sito archeologico di estrema importanza.
I siti sono disposti in tre località: Alto le Tombe, Alto le Ripe e San Veneziano.
Gli scavi hanno scoperto tombe a camera e a fossa e numerosi corredi funerari composti da stele, lucerne, ceramica a vernice nera, bottiglie in vetro, oggetti di ferro e di bronzo, monete, idoli in bronzo, dischi corazza.
Il territorio di Casali d’Aschi ha restituito anche tracce di insediamenti italici fondati tra il VII e il III sec. a.C., e abitati fino alla successiva romanizzazione. Sono emersi tre centri fortificati (oppida), costruiti ad altitudini diverse per scopi difensivi: l’oppidum del Rotale, sul Colle delle Cerese (1036 m s.l.m.), quello di Vico o Colle della Croce (953 m s.l.m) e l'abitato della Giurlanda o Castelluccia (801 m s.l.m). La presenza di questi insediamenti, a carattere probabilmente stanziale ma con scopi prettamente militari, documenta un bisogno di controllo dei pascoli montani e delle vie di comunicazione legate alla transumanza verticale.